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Giorgio de Chirico, Ettore e Andromaca
234,00 € iva inclusa
Pictografia a fresco su calce (affresco). Opera originale: 1917, Roma, Galleria nazionale d'Arte moderna e contemporanea
Descrizione
I personaggi rappresentati sono ispirati a un celebre episodio raccontato nell’Iliade di Omero, per il quale De Chirico nutriva un particolare interesse, dovuto anche alla sua origine greca. Ettore sta per affrontare Achille; consapevole della quasi certa sconfitta, saluta affettuosamente la moglie Andromaca. Nell’episodio reale il figlio Astianatte gioca intorno a loro con l’elmo piumato del padre; qui non è raffigurato poiché il pittore rappresenta i due sposi quali manichini naturalmente celibi, privi di vita e dunque impossibilitati nel generarne a loro volta.
La data della realizzazione parla chiaro quanto l’immagine dipinta: la commovente vicenda narra, esprime con forza il dramma della guerra, il paradossale dovere di abbandonare l’amore, la vita per incontrare il dolore, la fine. I manichini riportano sui corpi dei segni, presenti anche sul volto a suggerire l’epòpteia, il “terzo occhio”, quello della vista superiore, sapienziale, in grado di vedere oltre, aldilà dello spazio e del tempo presente. Tra i segni sui corpi riconosciamo anche i triangoli, simboli mistici, magici, per questo portatori, secondo De Chirico, di inquietudine. Nella drammaticità dell’evento, De Chirico sceglie di rappresentare comunque l’ unione, un’unione indissolubile, eterna. L’amore e forse il senso di ogni cosa; l’amore è la vita.
Informazioni
L'opera è eseguita attraverso la tecnica della Pictografia, secondo metodi antichi e materiali naturali; è lavorata a mano interamente in Umbria.
Giorgio de Chirico, Ettore e Andromaca